La Dogana di fiume di Verona era un magazzino per le merci che viaggiavano lungo il fiume ed è rimasta attiva fino agli inizi del novecento. Erano i burchi – barche a fondo piatto lunghe fino a trenta metri – a portare da Venezia fino a Bolzano le merci che provenivano dal lontano oriente come dalle Americhe. Poi la ferrovia e la diffusione del motore hanno sostituito il trasporto fluviale. Alla fine della seconda guerra mondiale un bombardamento alleato ha incendiato e distrutto il tetto che da allora non è stato più ricostruito tanto che è l’ultima testimonianza sopravvissuta nel centro della città delle distruzioni di quel periodo. Dal dopoguerra ad oggi sono rimasti solo i canoisti a frequentare e curare l’antica Dogana, la darsena prospiciente e il fiume.
La Dogana ospiterà un percorso sensoriale guidato aperto a tutti. I visitatori verranno accompagnati a riscoprire profumi e sapori delle spezie, di piante e frutti lontani che ancora oggi rendono dolci, preziosi e saporiti i cibi, le bevande e i prodotti naturali di bellezza.
Sarà l’occasione di scoprire o ritrovare atmosfere d’altri tempi e, attraverso le suggestioni dei profumi e sapori, viaggiare in terre lontane alla ricerca della meravigliosa varietà della madre terra. Si potrà accedere alla Dogana sia dal fiume tramite i gommoni sia dalla via Filippini.