Due performance alla Vecchia Dogana sull’Adige portano il pubblico del Tocatì in uno dei luoghi più suggestivi della città. Dalle profondità acquatiche risalgono le Anguane, bellissime creature ataviche della tradizione veronese, e ci conducono in una dimensione estatica di connessione con la natura: Aisha Kandisha dell’artista Giulia Ferrarese è un viaggio che racchiude tutti i mari, fiumi e laghi, e giunge tra gli antichi ponti di pietra facendo rinascere negli abitanti il rispetto per questo luogo. I flussi cerebrali, invece, sono le acque invisibili della mente che viaggiano nell’aria e si incontrano con tutto ciò che ci circonda: l’opera Phluxa di Simone Frettoli ci fa scoprire la forma delle onde cerebrali e le vibrazioni del corpo, che invisibilmente ci accompagnano e costantemente ci rinnovano, per percepire l’ampiezza del significato dell’essere umano.